di Luigi Ciotti
Quest’anno la XXI Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie si svolge a Messina.
Abbiamo scelto Messina per stare vicino a chi – in Sicilia, come in altre regioni – non si rassegna alla violenza mafiosa, alla corruzione e agli abusi di potere. Messina perché pensiamo che, più che di un Ponte sullo Stretto, il nostro Paese abbia bisogno di ponti che allarghino le coscienze e veicolino le speranze, non di certe “grandi opere” ma dell’opera quotidiana di cittadini responsabili, capaci di tradurre la domanda di cambiamento in forza di cambiamento.
Come in passato, anche questa giornata sarà preceduta, il giorno 20, da un momento di riflessione e preghiera con i famigliari delle vittime, compagni di viaggio con cui da sempre costruiamo ponti tra il passato e il futuro, affinché la memoria non sia solo commosso ricordo o, peggio, vuota retorica, ma impegno di tutti per il bene comune.
Ma la “novità” è che Messina, quest’anno, si farà portavoce di una richiesta di verità che troverà risonanza in oltre 1000 luoghi d’Italia – scuole, associazioni, università, fabbriche, parrocchie – dove simultaneamente verranno letti i nomi delle vittime.
A sottolineare – non solo simbolicamente – che per contrastare le mafie e la corruzione occorre sì il grande impegno delle forze di polizia e di molti magistrati, ma prima ancora occorre diventare una comunità solidale e corresponsabile, che faccia del “noi” non solo una parola, ma un crocevia di bisogni, desideri e speranze.
Questa comunità cerca ogni giorno di essere il popolo che il 21 marzo confluirà a Messina e in tanti luoghi di Italia.
Volti di un Paese magari imperfetto, ma pulito e operoso, che non si limita a constatare ciò che non va, ma si mette in gioco per farlo andare.