Giusto a quaranta anni dalla riforma del sistema radiotelevisivo, il 15 marzo 2016, a partire dalle 10.00 presso la Sala degli Arazzi della Rai, viale Mazzini 14, l’ASSOCIAZIONE DIRIGENTI PENSIONATI RAI organizza il convegno “SERVIZIO PUBBLICO, MEDIA COMPANY ED ETICA”
Una visione etica del Servizio pubblico non si esaurisce in un codice deontologico, bensì accettando la sfida di comprendere e rappresentare ad un tempo l’interesse e gli interessi del proprio pubblico, a prescindere da ogni conformismo, perfino quello dell’audience. Se poi, come logico, il Servizio pubblico deve evolvere verso una Media company, il percorso necessità di un chiarimento perché Internet è il primo media che non crea opposizione. È proprio da una consapevolezza, anche critica, delle nuove forme della comunicazione che può trovare motivazione e visione una Media company di Servizio pubblico e realizzarsi un moderno approccio pedagogico.
PRIMA SESSIONE. Ore 10
Le nuove competenze
Il capitale culturale che produce la scuola è condizione necessaria ma non più sufficiente. Per accedere all’università o ad un lavoro viene misurata e premiata soprattutto la potenzialità intellettuale. La prima questione da affrontare è dunque quella della selezione e della formazione dei quadri giornalistici, creativi e dirigenziali. Si potrebbe proporre che tutte le assunzioni sotto una certa età avvengano per concorso e debbano passare per una scuola interna.
Interverranno:
Piero De Chiara, Valerio Fiorespino, Vittorio Di Trapani, Nino Rizzo Nervo
Moderatore: Andrea Melodia
SECONDA SESSIONE. Ore 11.30
Unità dell’Azienda vs/ nuovo pluralismo
A quaranta anni dalla nascita delle testate giornalistiche autonome una riflessione critica sul rapporto tra autonomia e pluralismo si impone con forza. Il valore “alto” del pluralismo – almeno riferendoci al periodo storico degli anni ’70 in cui nasce come necessaria postilla del concetto stesso di Servizio pubblico” – nei tempi é degradato. In un primo tempo cedendo uno spazio crescente al lato oscuro che conteneva, quello della lottizzazione, in un secondo tempo per precipitare nella mera prassi della moltiplicazione delle poltrone; come se il valore della completezza dell’offerta editoriale in termini di differenziazione di linguaggi, temi e pubblici fosse in qualche modo contraddittorio rispetto al valore dell’unità aziendale. Oppure, a voler pensare male, come se la chiusura degli organigrammi fosse resa possibile solo dalla moltiplicazione dei posti. Al contrario, appare necessaria quanto mai una consapevolezza editoriale forte che permetta all’Azienda di declinare la propria linea editoriale in modo unitario. Il che costituisce anche il solo modo di differenziarla al proprio interno superando anche nell’informazione l’idea che ogni testata debba garantire il suo essere come entità autonoma producendo comunque un’offerta generalista.
Interverranno:
Stefano Balassone, Flavia Barca, Claudio Cappon, Beppe Giulietti, Mario Morcellini, Francesco Occhetta s.i., Carlo Rognoni, Franco Siddi.
Moderatore: Andrea Melodia
TERZA SESSIONE. Ore 14.00
Dalla società dello spettacolo allo spettacolo della società
Se tutto è spettacolo, dalla politica allo sport, dal marketing e, perché no, alla finanza, dove mai si annida la differenza tra uno spettacolo buono ed uno meno buono? In un Servizio pubblico la risposta a questa domanda non può essere l’audience. La discriminante supera il concetto, pur stimolante, di rispondenza allo spirito del tempo poiché’ il suo è un territorio eminentemente etico: quello della qualità e delle responsabilità. Valori che richiedono per essere credibilmente praticati unità di misura delle performance, dei prodotti e dei manager, oggettive.
Interverranno: Eleonora Andreatta, Luca Balestrieri, Andrea Fabiano, Marco Follini, Luigi Rocchi, Paolo Ruffini, Carlo Verdelli, Bruno Voglino
Moderatore: Massimo Bernardini
In apertura è previsto un intervento del Sen. Sergio Zavoli