di Luca Mershed
Il Nicaragua è il secondo Paese più povero delle Americhe, secondo solo ad Haiti. La povertà è dilagante ed è facilmente testimoniata percorrendo le sue strade.
Il sogno di costruire un canale attraverso il Nicaragua che collega l’Atlantico ed il Pacifico è rimasto tale per secoli, ma nonostante le prospettive di crescita economica dell’ultimo progetto cinese per il canale che potrebbe trasformare il sogno in realtà, il Paese si sta dividendo.
La proposta del Progetto per il Canale del Nicaragua presenta un classico conflitto tra lo sviluppo economico e la tutela delle risorse naturali del Paese.
In questo caso, si tratta del pericolo in cui potrebbe incorrere il Lago Cocibolca (noto anche come Lago Nicaragua), il più grande lago in America Centrale ed una fonte di acqua potabile per migliaia di nicaraguensi.
Sul lato del Pacifico, la città costiera di Gigante si affida alle risorse provenienti dal mare per i suoi bisogni di base. Questa prospettiva dell’utilizzo delle risorse costiere è destinata a cambiare se il progetto del canale dovesse essere approvato, in quanto la città di Gigante dovrebbe fungere come porto di entrata del Pacifico.
Tuttavia, i meno fortunati – nonostante la mancanza di informazioni a loro disposizione – continuano ad abbracciare il progetto come un potenziale mezzo per sfuggire dalla povertà. Ad essi è stato promesso un cambiamento e più opportunità – ma tutto ciò senza conoscerne le conseguenze.
Monica Lopez Baltodano, che è un avvocato ambientale e direttore del Popol Na Foundation, un’organizzazione che si occupa dei diritti civili locali, vede il progetto del canale come una delle più grandi minacce per le comunità locali. Baltodano mette in guardia dai pericoli che potrebbero derivare dalla messa in atto del progetto come la ricaduta per le risorse locali che influenzerà le vite dei nicaraguensi.
“Vendono i sogni della gente attraverso questo enorme investimento che affermano potrebbe cambiare completamente il sistema economico e la povertà in Nicaragua … è una visione completamente irreale. Non funziona in questo modo”, dice Baltodano rispetto al modo in cui il Governo del presidente Daniel Ortega ha venduto il progetto al pubblico.
Con la maggior parte dei media, completamente controllati dal Governo di Ortega, a cui hanno accesso i nicaraguensi tutti i giorni, la battaglia legale per Baltodano e la fondazione Popol Na è lunga e incerta.
Salvador Montenegro-Guillen, uno dei principali scienziati del Nicaragua, un professore di ecologia e limnologia che un tempo era il direttore del Centro per la Ricerca delle Risorse Idriche del Nicaragua, ha ripreso i sentimenti di Baltodano ed ha espresso le proprie preoccupazioni circa l’importanza del lago.
“Il Lago Cocibolca in realtà è il gioiello della corona di questo Paese, perché nessun altro specchio d’acqua ha la qualità e la quantità di questo lago”, dice il famoso professore di ecologia.
Mentre gli scienziati continuano le loro ricerche per cercare di salvare il Lago, una cosa è diventata evidente: gli effetti tecnici e quelli ambientali dovuti alle opere che hanno portato a scavare il canale porteranno danni irreparabili per il Lago Cocibolca. Il giornale locale Confidencial ha, anche, approfondito la proposta del progetto del canale che ha portato a scoprire che la maggior parte della distanza che percorre il Lago è troppo poco profonda per le finalità del progetto.
“Ciò significa che dovrebbero scavare per circa 20 metri. Come riusciranno a mettere i sedimenti fuori [dell’acqua] e dove hanno intenzione di collocarli? Che cosa significa per il Lago? Devono essere svolti ulteriori studi”, afferma Katherine Vammen, una microbiologa e ricercatrice presso l’Università del Centro America.
Quando si tratta di un dibattito pro e contro, Monica Lopez Baltodano teme il peggio. “Si stanno rischiando tutte le nostre risorse più preziose, colpendo più di 119.000 persone, solo per ottenere 25.000 posti di lavoro per un breve periodo di tempo … non ha alcun senso per nessuno. E temo che stiamo mettendo tutto il nostro futuro a rischio distruggendo il Lago Nicaragua”, sottolinea.
Potrebbe il progetto cambiare le sorti del Nicaragua o rovinare le zone più ecologicamente sensibili del Paese? TechKnow, un’impresa specializzata nell’analisi dei progetti ambientali, è andata in Nicaragua per studiare il progetto del canale in Nicaragua e la potenziale ricaduta e crede che la risposta sia: rovinare l’ecologia della zona.