di Cristiano Degano e Alessandro Martegani*
“Nessuna morte è più importante di altre, ma la tua fa riflettere”. Queste parole, pronunciate con la voce rotta dalla commozione da uno degli amici di Giulio Regeni nel corso del funerale del giovane ricercatore di Fiumicello, riassume un sentimento condiviso da tutte le centinaia di persone presenti alla cerimonia, da tutto il paese, e anche da tutti i giornalisti italiani.
Anche l’Ordine dei giornalisti e l’Assostampa del Friuli Venezia Giulia, assieme alla Fnsi, erano presenti alla cerimonia che ha dato l’ultimo saluto a Giulio Regeni.
Pur non essendo “formalmente” un giornalista iscritto all’Ordine, Giulio lo era di fatto svolgendo il principale compito della nostra professione: raccontare e analizzare la verità, anche quella scomoda, e consentire ai cittadini di crearsi un’opinione consapevole.
Dottorando e autore di corrispondenze per alcuni media, ancorché sotto pseudonimo, stava realizzando al Cairo inchieste che ricostruivano molti angoli bui di quel paese e, probabilmente, proprio per questo è stato torturato e ucciso.
Una vicenda che ha unito tutto il paese proprio per quello che Giulio rappresenta: una nuova generazione di giovani cittadini che, nonostante la crisi, le difficoltà crescenti dalla società globalizzata, sta cercando di costruire il nostro futuro con competenza, passione, coraggio, non esitando a lasciare casa e affetti, e talvolta, come in questo caso, rischiando anche la vita.
Di fronte a tragedie di questo tipo dobbiamo riflettere, assumerci alcuni impegni: nell’immediato dobbiamo alimentare, con il nostro lavoro quotidiano, la ricerca della verità sugli assassini di Giulio. Soprattutto però dobbiamo ricordare sempre che è nostro dovere non lasciare soli questi ragazzi, garantendo loro la possibilità di formarsi a scuola e sul lavoro, con istruzione, condizioni di lavoro e retribuzioni dignitose, riconoscendo i loro meriti, consentendogli di fare esperienza all’estero, e poi magari di tornare per rendere migliore il nostro paese, difendendoli dalle minacce e da coloro che cercano d’impedire con ogni mezzo la libera circolazione delle informazioni.
L’impegno del sindacato, dell’Ordine e di tutti i colleghi non deve fermarsi. Rispettando le richieste di discrezione e la dignità della famiglia è nostro dovere ricordare l’esempio di Giulio Regeni con delle iniziative dedicate soprattutto a coloro che ogni giorno s’impegnano per garantire una corretta informazione ai cittadini, anche a rischio della propria vita. Ordine e sindacato dei giornalisti vogliono anche rendere omaggio a Giulio, e intendono farlo con ulteriori iniziative comuni da concordare con i suoi familiari.
*Cristiano Degano, Presidente Ordine dei giornalisti FVG
*Alessandro Martegani, Segretario Assostampa FVG