Il primo compito del giornalismo è dare voce ai protagonisti delle realtà cancellate, garantendo un’informazione non frammentaria ma che fornisca quegli elementi di scenario – la memoria – che consentano a tutti di formarsi un’opinione davvero libera. Questo è lo spirito con il quale da Assisi lo scorso anno è partita la campagna per “illuminare le periferie del mondo”.
Da questa riflessione, condivisa con numerose associazioni, movimenti e coordinamenti è partita l’idea di dare vita ad una “rete delle reti” finalizzata a descrivere la “geografia” degli oscuramenti, ma anche di riflettere sui modelli positivi, sulle esperienze già in atto, sulla possibilità di creare una rete che consenta la reciproca conoscenza tra esperienze diverse.
Il progetto che proponiamo e che ha come titolo “Illuminare le periferie” è quello di un percorso di contaminazione tra sensibilità che hanno in comune la difesa dei diritti dei soggetti esclusi, quelli di cui l’informazione parla poco (e male). Ma è anche un modo per valorizzare tutte quelle esperienze virtuose, di associazioni e movimenti (per la libertà e l’etica dell’informazione, per la pace, per l’integrazione, per i diritti umani, contro la criminalità) le cui iniziative dovrebbero avere la giusta cassa di risonanza.
Il sito www.illuminareleperiferie.com non sarà un duplicato di siti internet o giornali on line già esistenti e che svolgono, quotidianamente ed egregiamente il loro lavoro, quanto una piattaforma che consenta di amplificare, illuminare e dare voce alle realtà oscurate, attraverso l’esperienza, le iniziative, le campagne, gli appelli dei soggetti che compongono la rete in modo da attivare un circuito virtuoso di amplificazione della notizia stessa.
Un “aggregatore di notizie” al quale tutti i soggetti aderenti possano partecipare con parità di accesso e di diritti per accendere i riflettori su ciò che viene abitualmente oscurato, cancellato, censurato.
Sceglieremo di volta in volta i temi e le campagne di maggiore attualità ed urgenza, quelle che la gran parte dei media e dei giornali relegano in coda ai notiziari o in trafiletti invisibili.
O saremo noi ad accendere i riflettori sulle realtà oscurate così da stimolare l’informazione ad occuparsene. Temi come l’immigrazione, i tanti conflitti sparsi (e dimenticati) nel mondo, la sicurezza sul lavoro, la diseguaglianza sociale o i bavagli all’informazione che non sono un fatto congiunturale o episodico ma una realtà costante e strutturale.
Lo faremo mensilmente o settimanalmente, ogni qual volta si richiederà che la rete intervenga per far emergere soggetti ed oggetti esclusi dalla clandestinità.
Sceglieremo i temi insieme, attraverso una consultazione continua in rete tra le associazioni e, se possibile, promuovendo, negli spazi messi a disposizione dalla Fnsi, momenti di riflessione sui temi delle campagne promosse.
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